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Vallecamonica and surroundings

Benvenuti in Valle Camonica la valle dei segni


Valle Camonica la Valle dei SegniEcco alcuni suggerimenti su cosa visitare nella nostra Valle, naturalmente non si poteva citare tutto ma troverete già in questo piccolo elenco la ricchezza della valle.

La Valle Camonica è una delle più estese vallate prealpine ed è universalmente conosciuta per il suo inestimabile patrimonio di incisioni rupestri di origine preistorica, ma è un territorio che racchiude in sè tante anime, tanti segni.
I segni di una Natura ricca e rigogliosa protetta in parchi e riserve naturali. I segni di una Storia millenaria che affonda le sue radici nel neolitico, ma lascia le sue testimonianze anche in Epoca Romana, nel Medioevo e persino nella Prima Guerra Mondiale. I segni di una Fede pura e semplice raccontata nelle vite dei santi e dei beati della Valle Camonica. I segni di un'Arte intensa e vibrante che nulla ha da invidiare alle ribalte ufficiali e più note. I segni di una Tradizione antica che si tramanda da secoli con partecipazione e orgoglio in manifestazioni che sanno unire le comunità e incantare i visitatori. I segni di una Memoria custodita nei musei che racconta la storia, il lavoro e l'ingegno delle popolazioni locali. I segni del Gusto, espressione dei prodotti offerti dalla terra, delle tipicità e dell'abilità gastronomica del saper fare con poco. I segni di un Benessere dono delle acque termali che sorgono dal cuore della Terra. I segni dello Sport, da praticare in tutte le stagioni, grazie ai bellissimi scenari che la Valle offre lungo i corsi d'acqua, i pendii innevati, le strade e i sentieri, le rocce scoscese. I segni di una Valle Sostenibile, che ha predisposto percorsi e itinerari in armonia con l'ambiente circostante.
Per itinerari, eventi e molto altro visita il sito www.turismovallecamonica.it
Musei di Valle Camonica: www.museidivallecamonica.it/mappa.php
La Via Mala, la Valle di Scalve e la diga del Gleno
Dal centro di Boario Terme parte la strada che che vi porterà nel paradiso della Valle di Scalve e nel Parco delle Orobie. La spettacolare via Mala si snoda a mezza costa lungo la forra della valle, una forra di origine glaciale molto profonda e stretta, incisa dallo scorrere costante delle acque del fiume Dezzo. Passato lo stupore per le meraviglie del canyon si apre a voi lo speciale scenario della Presolana e del Pizzo Camino dove si possono svolgere innumerevoli passeggiate sia verso il Passo della Presolana che verso il Passo del Vivione ma sopprattutto alla diga del Gleno, che crollò nel lontano 1° Dicembre 1923 mietendo innumerevoli vittime, ancora ben visibile e di grande impatto emotivo.

Per informazioni sulla Via Mala: www.viamala.net
Per informazioni sulle miniere di Schilaprio: www.minieraschilpario.com
Cividate Camuno e la Valle Camonica romana
L’odierna Cividate Camuno sorge sulle vestigia dell’antica Civitas Camunnorum, centro politico, amministrativo e culturale più importante della Valle durante la fase romana. Oggi la città restituisce in modo generoso strutture abitative, epigrafi, ceramica, frammenti architettonici e statuari. Tutto il materiale è confluito al Museo Nazionale Archeologico che guida il visitatore alla scoperta della città romana e del territorio. Tra i reperti più importanti la splendida statua di Minerva, rinvenuta nel 1986 all’interno di un interessante complesso santuariale e del principe-eroe, rinvenuta in una degli edifici appartenenti al foro. In paese sono visibili i resti del ponte romano e le strutture relative ad un’abitazione in uso dal I al IV sec. d.C. Straordinaria la presenza di un teatro e di un anfiteatro, oggi allestiti a Parco Archeologico, a conferma del ruolo peculiare che la Valcamonica ebbe durante la dominazione romana nel più vasto contesto dell’arco alpino. (Museo Nazionale Archeologico visitabile il mattino e chiuso il Lunedì, ingresso gratuito, per il teatro e l' anfiteatro telefonare alla Proloco di Cividate).
SANTUARIO DI MINERVA Nel comune di Breno, in località Spinera sorge in un luogo molto suggestivo il Minerva, vicino al Fiume Oglio e addossato ad una rupe attraversata da grotte e sorgive naturali. Il sito, frequentato fin dalla preistoria , rappresenta una delle aree archeologiche più interessanti dell’Italia settentrionale: il complesso di età romana conserva parti decorate da affreschi e pavimenti a mosaico. (Visitabile il sabato e domenica)
Pisogne, Lovere ed il Lago d'Iseo
Due splendide cittadine che creano il primo affaccio sul lago d'Iseo della Valle Camonica. Assolutamente da non mancare le visite alle loro chiese ed una passeggiata sul lungo lago. Inoltre a Lovere troverete il centro per tutti gli sport d'aqua ed a Pisogne il noleggio imbarcazioni. Il percorso ideale parte da Pisogne dove l'attuale Pieve di S.Maria in Silvis, frutto di continui rifacimenti nel corso dei secoli, ha svelato, nel 2001 sotto il livello pavimentale un monumento funerario di epoca romana, dedicato a Tiberio Claudio Numa, riutilizzato come vasca battesimale intorno al V-VI secolo. Siamo di fronte a una straordinaria testimonianza che ci chiarisce alcuni aspetti delle prime fasi dell'irradiamento del cristianesimo dell'area, quando con ogni probabilità con il favore del Vescovo di Brescia si è costruita una piccola chiesa battesimale alla quale convergevano i fedeli. Lo stesso edificio è stato notevolmente ingrandito, in fasi successive, ed è diventato sede plebana, cioè chiesa-matrice dalla quale dipendeva un vasto territorio, I costanti rifacimenti architettonici che hanno caratterizzato la pieve nel corso del tempo, gli interventi pittorici tardoquattrocenteschi e le opere d'arte di epoche posteriori dimostrano la centralità dell'istituzione plebana, definita ormai parrocchia da un documento del 1552, e ci consentono di ripercorrere secoli di arte e di fede. La chiesa di Snata Maria della Neve di Pisogne, affrescata dal Romanino nel 1532-34 ci illustra con grande efficacia la storia della Passione di Cristo. Il grande pittore bresciano riesce, dalle pareti, a trasmettere visivamente le sequenze del dramma che culmina con la Crocifissione in controfacciata e a coinvolgere emotivamente l'osservatore. I fedeli possono in tal modo ripercorrere la storia sacra e riviverla intensamente, come avveniva durante le sacre rappresentazioni che la riproponevano dal vero. (Chiusa il Lunedì)
Bienno e la Valle dei Magli
Uno dei borghi medioevali meglio conservati della Vallecamonica, fra strette viuzze si possono ammirare torri, portali, eleganti loggiati. Nel cuore del centro storico sorge S.Maria Annunciata, splendido edificio gotico-rinascimentale, del XV secolo, con portale bicromo e rosone in arenaria rossa. L’interno conserva sulle pareti affreschi di Pietro da Cemmo e della sua scuola del 1490 mentre un cinquantennio dopo il presbiterio viene dipinto dal Romanino che illustra scene della vita di Maria tratte dai Vangeli apocrifi. La parete di fondo è dominata dalla pala di Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiamminghino, datata 1632, raffigurante “L’Annunciazione”
Si possono visitare il mulino e la fucina Museo, dove il tempo sembra essersi fermato. Il battito del maglio, mosso dalla ruota ad acqua, ha risuonato per secoli questo splendido borgo, famoso per la produzione della “ferrarezza”. In più nelle vicinanze sorge il Cristo Re, statua imponente che domina la Valle Camonica.
Capodiponte: Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane
L’arte rupestre della Vallecamonica è stata riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio Culturale dell’Umanità” e inserita nel 1979 nella World Heritage List quale primo titolo italiano. Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane è stato istituito nel 1955 dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia per salvaguardare e valorizzare il ricco patrimonio iconografico presente su circa 100 rocce incise. Il Parco si estende per circa 35 ettari sul versante orografico destro della Vallecamonica, fra i 400 e i 600 metri di altitudine. Su suggestive superfici di roccia modellate dalle antiche glaciazioni gli antichi hanno lasciato preziose testimonianze delle loro concezioni religiose, tracce delle cerimonie sacre che si svolgevano all’aperto grazie alle quali la Vallecamonica è considerata uno dei più importanti “santuari” della preistoria. (Chiuso il Lunedì)
Nadro: Riserva Regionale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo
La riserva si estende per 2.900.000 mq abbracciando i tre comuni di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Le rocce incise sono inserite in uno splendido ambiente naturale che conserva le tracce dell'intervento delluomo nel tempo. Un piccolo museo permette di introdurre la visita con pannelli didattico-didascalici che aiutano la lettura dei “segni” millenari lasciati sulle rocce, sulle quali troviamo una particolare concentrazione di figurazioni dell'età del Bronzo, dell'età del Ferro e, nell'area di Campanine di Cimbergo, di epoca medioevale. All'interno dell'area sono anche state ricostruite due abitazioni simili a quelle utilizzate dagli abitanti della Vallecamonica, una relativa al Neolitico e la seconda riferibile all'età del Ferro.

Per ogni informazione: Parco delle Luine
Per ogni informazione: Riserva di Ceto, Cimbergo e Paspardo
Per ogni informazione: Parco Seradina-Bedolina
Per ogni informazione: Parco di Naquane
Per ogni informazione: Parco Massi di Cemmo
Per ogni informazione: Parco Coren delle Fate
Santuario dell'Annunciata e Borno
Fondato nel 1469 dal francescano Amedeo Mendes da Sylva, conserva al suo interno pregevoli affreschi di Giovan Pietro da Cemmo, di tema mariano. E' la prima opera datata e firmata di questo autore, eseguita nel 1475. Il tramezzo d'ingresso al coro illustra la vita di Gesù in 33 riquadri, con al centro la "Crocifissione".Il Santuario, con annesso Monastero è collocato in posizione dominante sulla Vallecamonica e dal suo belvedere si può ammirare uno splendido panorama. L'abitato di Borno: piacevole centro storico incentrato sulla piazzetta da dove si dipartono le vie storiche del borgo. Da visitare la Parrocchiale e l'annesso Oratorio di S.Antonio che conserva una pregevolissima "Madonna con Bambino e Santi" di Callisto Piazza.
Il romanico: San Siro e San Salvatore a Capodiponte
La Pieve di S.Siro a Cemmo, costitituiva con le Pievi di Rogno, Cividate ed Edolo il sistema attraverso il quale la Chiesa si è organizzata sul territorio. Splendido edificio romanico, risulta costruito su un più antico luogo di culto come testimoniato da sopravvivenze scultoree altomedioevali, ed è dedicato al Vescovo di Pavia, vissuto nel IV secolo, una delle maggiori figure di Evangelizzatori dell'epoca. La sua posizione e soprattutto la sua storia, legata ad una fase edificatoria che risale all'VIII secolo, in base alla datazione di alcuni frammenti lapidei, uno dei quali riutilizzato nello strombo delle monofore della navata, ne fa uno dei luoghi più suggestivi della Vallecamonica ed insieme uno dei più antichi segni di radicamento del cristianesimo. Ciò è confermato anche dall'epigrafe paleocristiana, un unicum finora in Vallecamonica, inscritta nella roccia alla base della percorso che porta alla Pieve. (Aperto il pomeriggio in stagione estiva o prenotare alla Proloco di Capodiponte). L’antica pieve di S.Siro sorge in posizione dominante su uno sperone roccioso dal quale sembra emergere, in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Il gruppo absidale si colloca a strapiombo sulla Valle, rispettando l’orientamento verso est delle monofore che accolgono il sole nascente, simbolicamente associato alla luce divina. L’edificio – XI sec.- a pianta basilicale con presbiterio rialzato e cripta, risulta di grande accuratezza esecutiva e presenta uno dei più interessanti portali scolpiti della zona. (Aperto il mattino in stagione estiva o prenotare alla Proloco di Capodiponte)
romanino in valle camonicaGirolamo Romani detto il Romanino in Valle Camonica
La Valle Camonica è teatro, per Girolamo Romani detto il Romanino, dei momenti più alti della carriera e della poetica.

Tra Pisogne, Breno e Bienno, si snoda la “Via del Romanino”. Percorrendo questo itinerario, che attraversa i tre paesi della Valle dove sono custoditi gli affreschi più importanti, si seguono le orme lasciate dal pittore cinquecentesco ironico e beffardo, dalla marcata vena anticlassica e dagli evidenti accenti derivanti dai modi pittorici transalpini.

Negli anni '40 del Cinquecento, quando giunge in Valle Camonica, Il Romanino è già un artista affermato per aver affrescato e decorato il Duomo di Cremona, alcune delle più celebri chiese bresciane e il Palazzo del Buonconsiglio a Trento.
Ma è in Valle che matura definitivamente il suo stile anticlassico, connotato da una forte presenza della realtà quotidiana nei gesti, nelle espressioni e nei costumi, raffigurata con tratto rapido, quasi immediato e con gusto comico-grottesco.

In più non si può non ammirare le opere di Giovanni Pietro da Cemmo, pittore di origine camuna, è da molti considerato il più celebre artista rinascimentale attivo in Lombardia sul finire del Quattrocento. Il suo stile goticheggiante di stampo lombardo-veneto trova espressione in molte chiese della Valle Camonica.

Il Santuario della Via Crucis conserva le 14 stazioni di un capolavoro dell’intaglio ligneo del ‘700: le cappelle sono raccolte ai lati di una scalinata, a custodire un unico edificio la cui facciata dà sulla piccola piazza di Cerveno. Le stazioni sono composte da gruppi scultorei in legno e gesso per un totale di 198 statue, in gran parte opera dello scultore Beniamino Simoni da Saviore, completate fra il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII –IX – X sono state completate dai nipoti del Fantoni, mentre la XIV è dell’artista milanese Selleroni (quella originale del Simoni è conservata nel Duomo di Breno). Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e dei fratelli Corbellini. L’entrata abituale al Santuario avviene attraverso la porta principale della chiesa parrocchiale, che si apre di fronte alla prima cappella; la altre stazioni seguono sul muro settentrionale in discesa e poi risalgono sul lato opposto fino alla grande cappella della Deposizione, situata sul fondo dell’edificio stesso.

Valle Camonica la Valle dei Segni

Welcome to Vallecamonica the valley of the signs

Vallecamonica is one of the largest pre-alpine valleys and is known worldwide for its priceless heritage of petroglyphs of prehistoric origin , but it is an area that embodies so many souls , so many signs .
Signs of a luxuriant nature in protected parks and nature reserves. Signs of a thousand-year history that has its roots in the Neolithic period , but leaves his testimonies in the Roman Era in the Middle Ages and even in the First World War. Signs of Faith pure and simple told in the lives of the saints and the blessed Vallecamonica . The signs of an Art intense and vibrant that has nothing to envy to the official flaps and more notes. Signs of an ancient tradition that has been handed down for centuries with pride and participation in events that they know to join the community and enchant visitors. Signs of a memory preserved in the museum that tells the history, work and ingenuity of local populations. Signs of Taste , an expression of the products offered by the earth, and the skill of the typical culinary know-how with a little. Signs of being a gift of the thermal waters that arise from the Earth’s core. The signs of Sport , to be practiced in all seasons , thanks to the beautiful scenery that the Valley offers along the waterways, the snowy slopes , roads and trails, steep rocks . Signs of a Sustainable Valley , which has prepared routes and itineraries in harmony with the surrounding environment .



diga del glenoThe Street Mala, the Scalve Valley and the dam of the Gleno
From the center of Terme Boarium part of the road that will take you to the paradise of the Scalve Valley and Park Orobie. The spectacular street Mala runs halfway up the gorge of the valley, a glacial gorge very deep and narrow, engraved by the constant flow of the river water Dezzo. Past amazement at the wonders of the canyon opens up to you a special scenario Presolana and Pizzo Camino where you can play many walks and towards the Passo della that to the Passo del Vivione but sopprattutto Gleno Dam, which collapsed in the far 1st December 1923 claiming countless victims, still clearly visible and of great emotional impact.

For information on the Via Mala: www.viamala.net
For information about the mines Schilaprio: www.minieraschilpario.com




Incisioni rupestri a Darfo Boario Terme i Corni Freschi le alabardeCapodiponte National Park of Rock Engravings Naquane. UNESCO
The rock art of the Vallecamonica has been recognized by UNESCO as ” World Cultural Heritage ” and included in the World Heritage List in 1979 as the first Italian title . The National Park of Rock Engravings Naquane was established in 1955 by the Archaeological Superintendence of Lombardy to safeguard and promote the rich heritage of this iconographic approximately 100 engraved rocks . The park covers about 35 acres on the orographic right of the Vallecamonica , between 400 and 600 meters above sea level . Upon striking surfaces of rock shaped by the ancient ancient glaciations have left valuable evidence of their religious views , traces of the sacred ceremonies that were held outdoors thanks to which Vallecamonica is considered one of the most important ” sanctuaries ” of prehistory. ( Closed on Mondays )
Nadro : Regional Reserve of Rock Engravings of Ceto , and Cimbergo Paspardo
The reserve covers 2,900,000 square meters embracing the three municipalities of Ceto , and Cimbergo Paspardo . The engraved rocks are placed in a beautiful natural environment that preserves traces of the intervention of man in time. A small museum allows you to introduce your visit with educational- didactic panels that help the reading of the “signs ” millennial left on the rocks , on which there is a particular concentration of figurations of the Bronze Age , Iron Age and , in the Campanine Cimbergo , medieval . Within the area have also been rebuilt two houses similar to those used by the inhabitants of the Vallecamonica , relative to the Neolithic and the second relates to the Iron Age .




valle camonica romanaCividate Camuno, Roman art in Vallecamonica
Today’s Cividate Camunian stands on the ruins of the ancient Civitas Camunnorum , political, administrative and cultural center of the valley more important during the Roman period. Today, the city returns so generous housing structures , inscriptions, pottery, statuary and architectural fragments . All material is merged with the National Archaeological Museum which guides the visitor to the discovery of the Roman city and the territory. Among the most important finds the beautiful statue of Minerva , which was found in 1986 in a shrine’s complex and interesting of the prince – hero , found in one of the buildings belonging to the hole. In the village are the remains of the Roman bridge and structures related to a dwelling in use from the first to the fourth century. A.D. Extraordinary presence of a theater and an amphitheater , now set up in the Archaeological Park , confirming the unique role that the Valcamonica was under Roman rule in the broader context of the Alps. ( National Archaeological Museum can be visited in the morning and closed on Mondays , free entrance to the theater and ‘ amphitheater call the Proloco Cividate ) .
SHRINE OF MINERVA In the town of Breno , in locality Spinera is located in a very suggestive Minerva , near the River Oglio , against a cliff across from caves and natural springs . The site, inhabited since prehistoric times, is one of the most interesting archaeological sites in northern Italy : the complex retains parts of the Roman period decorated with frescoes and mosaic floors . ( Visited on Saturday and Sunday)




san salvatore a capo di ponteThe Romanesque San Siro and San Salvatore in Capodiponte
The parish church of San Siro in Cemmo costitituiva with the Parishes of Mangalore , Cividate and Eolo system through which the Church was organized on the territory. Splendid Romanesque building , is built on a more ancient place of worship as evidenced by remnants of early medieval sculpture , and is dedicated to the Bishop of Pavia , who lived in the fourth century , one of the major figures of the era Evangelisers . Its location and above all its history, linked to a phase edificatoria which dates from the eighth century , based on the dating of some stone fragments , one of which is reused in the conch of the lancet windows of the nave , making it one of the most evocative of the Vallecamonica together and one of the oldest signs of Christianity . This is also confirmed by the epigraph Early Christian , a unique so far in Vallecamonica inscribed in the rock at the base of the path leading to the church. ( Open the afternoon in the summer or to book Proloco Capodiponte ) . The ancient parish church of San Siro is located in a dominant position on a rocky outcrop from which it seems to emerge in perfect harmony with the surrounding environment . The group apse stands overlooking the Valley , in the orientation towards the east of the lancet windows that welcome the rising sun, symbolically associated with the divine light. The building – XI sec . – A basilica plan with a raised presbytery and the crypt is of great accuracy Executive and has one of the most interesting carved portals of the area. ( Open the next morning in the summer or to book Proloco Capodiponte )




Biennium and the Valley of Mallets
One of the best preserved medieval villages of the Vallecamonica , between narrow streets you can admire the towers , portals, elegant arcades . In the heart of the old town St. Mary of the Annunciation , splendid Gothic -Renaissance of the fifteenth century , with two-tone portal and rose window in red sandstone. The interior contains frescoes on the walls of Peter and Cemmo from his school in 1490, while a half-century after the chancel is painted by Romanino illustrating scenes from the life of Mary taken from the apocryphal gospels . The back wall is dominated by the blade of Giovanni Mauro della Rovere said Fiamminghino , dated 1632 , depicting ” The Annunciation”
You can visit the mill and forge Museum , where time seems to stand still . The beat of the hammer , moved by the water wheel , has resonated for centuries this beautiful village , famous for the production of ” ferrarezza .” In addition, nearby is the Christ the King statue overlooking the impressive Vallecamonica .





santuario annunciata piancognoShrine of the Annunciation and Borno
Founded in 1469 by the Franciscan Amedeo Mendes da Sylva, it houses precious frescoes by Giovan Pietro da Cemmo of Marian theme. It ‘the first signed and dated work of this author, followed in 1475. The partition input to the chorus depicts the life of Jesus in 33 boxes, with a central “Crucifixion”. Sanctuary, with an adjoining monastery is situated in a dominant position on the Vallecamonica and its lookout you can admire a splendid panorama. The town of Borno pleasant old town centered on the square from where you depart the historic streets of the village. To visit the parish church and the adjoining Oratory of St. Anthony which retains a very valuable “Madonna and Child with Saints” by Callisto Piazza.




peschiera maraglio lago d'iseo Pisogne, Lovere and Iseo lake
Two beautiful towns that make up the first overlooking Lake Iseo Vallecamonica . Absolutely not to be missed visits to their churches and a walk along the lake . In addition to Lovere find the center for all water sports and Pisogne rental boats. The ideal route starts from Pisogne where the present parish church of Santa Maria in Silvis , the result of ongoing renovations over the centuries, unveiled in 2001 under the floor level a funerary monument from the Roman era , dedicated to Tiberius Claudius Numa , reused as baptismal basin around the V -VI century. We are facing an extraordinary testimony that clarifies some aspects of the early stages of the irradiation of Christianity , when in all likelihood by the favor of the Bishop of Brescia has built a small church baptismal converged to which the faithful . The building itself has been greatly enlarged, in later stages, and has become home plebeian , that church – matrix from which depended on a vast territory, Constant architectural restoration that have characterized the church in the course of time, the pictorial tardoquattrocenteschi and works art of later periods demonstrate the centrality of the institution plebeian , now called the parish from a document of 1552 , and allow us to go through centuries of art and faith . The church of Mary of the Snow Snata Pisogne , painted in 1532-34 by Romanino illustrates very effectively the story of the Passion of Christ. The great painter of Brescia fails, from the walls to visually convey the sequences of the drama that culminates with the Crucifixion in the counter and emotionally engage the viewer. The faithful can thus trace the sacred history and relive it intensely , as was the case during the sacred representations that still raised from the truth. ( Closed on Monday)